La legge e' quasi uguale per tutti, nel senso che in alcuni tribunali ci si puo' separare, per via consensuale, senza mettere di mezzo avvocati, in altri no. Non serve essere degli addetti ai lavori per capire quale sia il grande vantaggio del potersi separare senza ricorrere agli avvocati: le spese legali sono nulle.
Il tribunale di Firenze per mia fortuna rientra tra quelli dove un "ricorso per separazione consensuale" puo' essere presentato senza l'assistenza di un legale. La procedura non e' complicata.
Per avviare la pratica e' necessario presentarsi in tribunale intorno alle 9:00 (ingresso da via dell'Anguillara), all'ufficio "separazioni consensuali", terzo piano al momento in cui scrivo. In questo ufficio viene consegnato un foglio con l'elenco dei documenti che e' necessario presentare:
Insieme all'elenco dei documenti viene anche consegnato un modello per la stesura dell'accordo di separazione. In questo foglio verranno descritte le decisioni che hanno preso i coniugi per quanto riguarda l'affido dei figli, la parte economica, ecc. ecc. Nell'interesse di eventuali figli consiglio di farsi seguire da un mediatore familiare per la stesura di questo documento, noi ci siamo trovati molto bene con il dottor Stefanini, e' uno psicologo molto competente sia sui problemi di coppia che sui bambini (stefanini.giorgio chiocciola libero.it, su richiesta posso fornire anche il numero di telefono).
Una volta messi insieme questi documenti si dovra' tornare nello stesso ufficio per consegnarli. Al momento dell'apertura della pratica viene consegnato il "numero di RG", ovvero il numero della pratica. E' un numero molto importante perche' verra' utilizzato fino al divorzio. Nel giro di 2/3 mesi dovrebbe arrivare a casa una lettera, portata dall'ufficiale giudiziario, che convoca i coniugi per l'udienza davanti al giudice. A un mesetto di distanza dalla consegna dei documenti e' consigliabile telefonare per sentire se, e per quando, e' stata fissata l'udienza: puo' infatti capitare che l'ufficiale giudiziario consegni la lettera in ritardo, addirittura successivamente alla data fissata per l'udienza.
La lettera contiene data, ora dell'udienza e il nome del giudice che la presiedera'. Sulla porta dell'ufficio del giudice che ci e' stato indicato ho trovato un elenco delle persone convocate per quel giorno, era prevista un'udienza ogni cinque minuti. La nostra era stata fissata per le 11:00 ed e' iniziata intorno alle 11:20. Ho visto che e' prassi far entrare prima la moglie, da sola, poi il marito, da solo, poi tutti e due insieme. Il giudice nel nostro caso ha chiesto, separatamente e poi insieme se era possibile ricomporre l'unione, a mia moglie (quando era sola) ha anche chiesto se il bambino stava bene con il padre. Ci sono state date alcune delucidazioni su dei punti che nel nostro accordo di separazione non erano chiari. Ad esempio, avevamo scritto che il contributo economico che do per il bambino andava rivisto ogni anno ma non avevamo scritto che sarebbe stato aumentato almeno di quanto indicato dall'indice ISTAT, come prescritto dalla legge. Il giudice ci ha poi informato che eventuali accordi successivi non potranno andare a peggiorare quanto contenuto nell'accordo messo a verbale (non possono essere fatte modifiche in pejus). Per questo genere di modifiche e' necessario ripassare attraverso il tribunale. L'udienza e' terminata nel giro di pochi minuti con la firma del verbale.
Nel giro di un mese si puo' tornare nell'ufficio dove sono stati consegnati i documenti per chiedere una copia dell'atto di separazione. Si compila una domanda molto semplice e dopo qualche giorno la copia richiesta puo' essere ritirata al piano terra (sempre entrando da via dell'Anguillara), nel primo ufficio sulla destra.