La frontiera della cialtrologia pare essersi spostata un altro po' in avanti, al punto da inglobare al suo interno anche persone, come i medici, che avrebbero gli strumenti culturali per tenersene alla larga.
Ma i preparati omeopatici servono o no per curare le malattie? Quella che segue e' una confutazione dell'efficacia di preparati o rimedi omeopatici fondata unicamente su nozioni elementari di matematica e fisica. A mio parere infatti, per convincersi dell'inutilita' di rimedi e preparati omeopatici non e' necessario avventurarsi nei campi della biologia, della medicina o della farmacologia, ma sono sufficienti gia' le conoscenze matematico/fisiche che vengono apprese in un liceo scientifico.
Ci si puo' curare con un bicchiere d'acqua fresca? Penso che a questa domanda tutti risponderemmo senza esitare con un "no": l'acqua non serve a curare le malattie. Eppure non e' sempre cosi', a volte anche l'acqua ha un effetto terapeutico. Durante la sperimentazione di un uovo farmaco, infatti, vengono presi due gruppi di pazienti che si trovano in condizioni grossomodo paragonabili, uno lo si "cura" con il farmaco sperimentale e l'altro lo si "cura" con... niente, acqua fresca appunto. Beh, ci sono persone del secondo gruppo che guariscono lo stesso. Banalizzando, questo dipende in parte dal fatto che a volte si guarisce anche senza medicine, per tanti motivi anche malattie terribili possono avere un decorso favorevole, e in parte dal fatto che esiste l'effetto "placebo": pare che basti essere convinti di prendere una medicina perche' il corpo effettivamente risenta di un effetto benefico.
Allora, l'omeopatia serve o no per curare le malattie? Io dico di no, ma e' indubbio che ci sono persone che dopo aver usato dei rimedi omeopatici si sentono meglio. Per quanto appena detto, questo non deve stupire: a volte si guarisce anche prendendo della semplice acqua fresca.
In ogni caso, il fatto che qualcuno dopo aver preso un rimedio omeopatico si senta meglio o addirittura guarisca non e' una condizione sufficiente per dire che l'omeopatia funziona. Per poter esprimere un parere del genere che abbia una base scientifica bisognerebbe infatti fare studi rigorosi su molte migliaia di pazienti.
Detto questo, posso dire che secondo me l'omeopatia e' una bufala e basta.
Aggiornamento 1: uno studio recente, http://tinyurl.com/3yfalj, ha finalmente dimostrato, anche da un punto di vista clinico, l'inefficacia dei preparati omeopatici.
Aggiornamento 2: anche uno studio commissionato dal sistema sanitario nazionale inglese, http://tinyurl.com/yjl6hle, conferma che ho ragione.
E allora perche' la gente ci crede? E che ne so, la gente crede a tante di quelle cose...
Mi sono preso la briga di giocare un po' con i numeri e l'omeopatia. Per documentarmi meglio su come funzioni questa "disciplina" ho usato il sito dell'Istituto di Medicina Omeopatica (http://www.omeoimo.it).
Da quanto ho capito funziona cosi'. Si prende una parte di tintura madre (cioe' il principio attivo) e la si diluisce in 99 parti di acqua e alcool. Da questa soluzione di tintura madre, acqua e alcool se ne preleva una parte e se ne buttano 99. La parte che si preleva si chiama "prima centesimale" (e si indica 1 CH). Si prende poi una parte della prima centesimale e la si mescola a 99 parti di acqua e alcool. Si prendi una parte di questa soluzione e se ne buttano 99. La parte che abbiamo preso e' la seconda centesimale (2 CH).
Di questo passo abbiamo:
1 CH = una parte di tintura madre su 100 = 1/102 (si legge "1 su dieci alla 2")
2 CH = 1 CH / 102 = 1/104 (si legge "1 su dieci alla 4")
3 CH = 2 CH / 102 = 1/106
4 CH = 1/108
5 CH = 1/1010
6 CH = 1/1012
ecc. ecc.
Alla quinta centesimale abbiamo una parte di tintura madre su 1010. Ovvero, partendo da un litro di tintura madre, alla quinta centesimale abbiamo una concentrazione di un litro di tintura madre ogni 1010 litri di soluzione (in altri termini abbiamo un litro di tintura madre ogni 10 MILIARDI di litri di soluzione). Alla sesta centesimale abbiamo una parte di tintura madre su 1012. Se usiamo un litro di tintura madre e la diluiamo fino alla sesta centesimale abbiamo quindi una concentrazione di un litro di tintura madre ogni 1012 litri di soluzione (ovvero un litro di tintura madre ogni 1000 MILIARDI di litri di soluzione).
Pero', questi numeri non e' che dicano molto. Personalmente faccio un po' fatica a immaginare mille miliardi di litri di qualcosa. Proviamo allora a fare un esempio pratico. Il lago di Garda, il lago italiano piu' ricco d'acqua, contiene grossomodo 50 milioni di metri cubi di acqua o, se preferite, 50 MILIARDI di litri di acqua, cioe' 5x1010 litri (dato preso dal sito del CNR, Centro Nazionale delle Ricerche, http://www.iii.to.cnr.it/laghi). Un rimedio omeopatico 5 CH ha una concentrazione di tintura madre paragonabile a quella che avremmo se svuotassimo una tanichetta da 5 litri di tintura madre nel lago di Garda. Una soluzione a diluizione 6 CH invece la potete ottenere versando nel lago di Garda 0.05 litri di tintura madre, sono 50 cm cubici cioe' una tazzina da caffe' circa.
Cioe'... prendete una tazzina da caffe' di tintura madre, svuotatela nel lago di Garda, mescolate bene e quello che otterrete e un lago intero di rimedio omeopatico. Vi lascio immaginare cosa possa essere una diluizione 100 CH, non mi azzardo a fare i conti ma probabilmente equivale a svuotare una tazzina di tintura madre nell'Oceano Atlantico.
Non basta...
Supponiamo di voler vendere come rimedio omeopatico il lago di Garda con dentro la tazzina di tintura madre, dovremmo come prima cosa imbottigliarlo. Usando le bottigliette da 20 cl ne dovremmo usare circa 50x1012 (cioe' circa 50 mila miliardi di bottigliette).
Facendo i conti si puo' trovare quale sia la diluizione tale per cui le molecole di tintura madre presenti nel lago sono meno di 50 mila miliardi, cioe' meno del numero delle bottigliette che riusciamo a riempire imbottigliando tutto il lago.
Cosa succede? Che oltre certe diluizioni ci sarebbero piu' bottigliette che molecole di tintura madre, ovvero, ci sarebbero delle bottigliette in cui non capita nemmeno una molecola di tintura madre: quelle bottigliette conterrebbero solo acqua pura. Diluizioni di questo tipo si hanno intorno alla quindicesima diluizione (quindicesima centesimale, indicata come 15 CH). Quindi, quando comprate rimedi omeopatici a diluizioni uguali o maggiori alla 15 CH sappiate che la probabilita' che la dentro ci sia un sola molecola di tintura madre, cioe' di principio attivo, e' molto molto bassa. Quasi nulla.
Considerate poi che i rimedi omeopatici arrivano fino a diluizioni di 10.000 CH.
I sostenitori dell'omeopatia raccontano di come le molecole di tintura madre, con il loro dipolo magnetico, orientino le molecole d'acqua presenti nella soluzione rendendola in qualche modo utile per la cura di una persona.
Per quanto detto nel paragrafo dedicato alla diluizione, ogni molecola di tintura madre e' circondata da miliardi di miliardi di molecole di acqua (immaginate la famosa tazzina da caffe' versata nel lago di Garda). Bene, sara' piu' facile che una molecola di tintura madre riesca a orientare i miliardi di miliardi di altre molecole di acqua che le stanno intorno o che sia lei, la molecola di tintura madre, ad adattarsi ai campi generati dalle molecole d'acqua che la circondano? Pensate di essere all'ingresso di uno stadio, pressati in mezzo a miliardi di altre persone. E' piu' facile che voi riusciate a spostare la massa di persone che vi circonda o che la massa di persone che vi circonda riesca a spostare voi?
Ma non basta...
Le molecole di acqua, prima di venire in contatto con la tintura madre sono orientate secondo il campo magnetico esterno (che, in assenza di altre sorgenti di campo, e' il campo magnetico terrestre). La tintura madre per riuscire a vincere la competizione con il campo magnetico terrestre e orientare secondo il proprio campo le molecole di acqua, dovrebbe avere un campo di intensita' simile a quello generato dalla Terra intera. Ma se poche molecole di tintura madre sono in grado di generare campi magnetici cosi' forti, cosa dovrebbe succedere in prossimita' dei magazzini dove vengono conservati decine, forse centinaia, magari migliaia di litri di tintura madre? Immagino scenari apocalittici, auto che vengono trascinate verso il magazzino, aerei che cadono, bussole che impazziscono in un raggio di chissa' quante migliaia di Km...
E non basta neanche cosi...
La fisica, in particolare l'elettromagnetismo, ci insegna che qualsiasi conduttore percorso da corrente genera un campo magnetico. Una lampadina di casa accesa, un orologio da polso con la pila, radio, televisori, computer, tostapane, asciugacapelli, tutto genera il suo bel campo magnetico.
Se la boccettina di rimedio omeopatico la tengo in casa, la magnetizzazione che sarebbe stata indotta sulle molecole d'acqua dalla tintura madre (ovvero, quella magnetizzazione che secondo i cialtrologi dovrebbe essere responsabile delle proprieta' terapeutiche del rimedio omeopatico) che fine fa? Possibile che non venga alterata da tutti i campi magnetici che abbiamo in casa?
Insomma, per concludere, ognuno e' libero di pensarla come vuole ma da un punto di vista razionale affidarsi ai rimedi omeopatici non e' molto diverso dall'affidarsi a pozioni magiche e amuleti.